Nonostante gravitasse nell’orbita Ecm dal 2006 (il suo padrino fu Paul Motian per l’eccellente Garden of Eden), Bro giunge al suo debutto solista nel momento giusto e dopo un bel po’ di apprendistato con Lee Konitz e Bill Frisell, altro mentore e riferimento più che evidente. In un trio completato da Jon Christensen e Thomas Morgan, ritmica azzeccata per sottolineare l’eleganza e la cantabilità della sua scrittura, come ribadito dalla lirica title-track che apre il disco: Bro parte da solo con un cuscino di armonici poggiato su tre note, dietro di lui si posizionano i partner che lo assecondano a meraviglia. Con il timone ben saldo in mano, delicato nei tocchi, comunque prodigo di sofisticate e liquide armonizzazioni, Bro guida i suoi attraverso delicate ballad (White), frammenti melodici che procedono a cascata (And they all came marching out of), giungendo con molta convinzione al traguardo, con la subliminale e quanto mai ineccepibile Ending, per un ascolto la cui qualità lascia il segno ad ogni giro ulteriore. Accettate l’invito per approfondire questo finissimo intagliatore di suoni, destinato ad un futuro più brillante della sua acclarata crepuscolarità.Registrazione accuratissima e senza pecche.