Da sessant’anni sulla scena con una serie di numeri e prestazioni di apollinea coerenza, la Winstone fa parte di quella ristretta cerchia d’artisti immediatamente riconoscibili per timbro ed eloquio. Questo quinto album della serie registrata insieme a Glauco Venier (piano) e Klaus Gesing (ance) ne conferma l’invidiabile integrità, in un progetto questa volta dedicato al cinema in alcune pregiate (ma non inflazionate) pagine di Legrand, Herrmann, Morricone, Rota e Walton, che godono dell’ulteriore supporto di Helge Andreas Norbakken (percussioni) e Mario Brunello (violoncello). Un repertorio scelto con intelligenza e arrangiato molto bene da Venier e Gesing, con un senso di gentile rispetto ed emozionalità anche nelle liriche aggiuntive della Winstone, che spiccano per grazia melodica specialmente nei temi tratti da Il Postino di NerudaRadford e dall’Enrico V diretto ed interpretato da Lawrence Olivier nel 1944, quando la Winstone era ancora minuscola. Ottima la ricostruzione della comunque sussurrata scena sonora.