Altra intensa fatica musicale per Romeo Venditti. Dopo la Modern Big Band del maestro Gerardo Jacoucci e dopo l’esperienza teatrale del rifacimento di Un Americano a Parigi, tributo a George Gershwin con Christian De Sica, il trombonista di Frosinone torna con un brillante disco dalle limpide sonorità smooth e leggiadri guizzi swing. Dal pathos di Qualcosa di speciale, introspettiva e maliconica opening track e colonna sonora ideale per qualche serata storta, agli allegri virtuosismi di Swing Swing, brano leggero e al tempo stesso vivace, dal folle e divertente free jazz su di giri della traccia omonima dell’album all’atmosfera calda e seducente di Ballad (Momenti),in cui non si può non fare un apprezzamento particolare per l’avvolgente pianoforte del signor Ferrera. Improvviso assume molteplici sfumature e cambia marcia continuamente, raccontando in ogni traccia un sentimento diverso dall’altro. Regna su tutto il trombone knepperiano del Venditti, che mano a mano muta forma e ci abbraccia, rapendoci con la sua fantasia dal grigiore delle nostre giornate. Un altro buon esempio di jazz contemporaneo made in Italy, spontaneo e deciso. Come diceva Gershwin, "la vita è un po’ come il jazz: è meglio quando s’improvvisa". E Romeo Venditti e soci hanno espresso al meglio questo concetto con le loro dolci note. Lasciatevi travolgere all’improvviso da quest’onda di velluto.FORMAZIONERomeo Venditti (trombone)Stefano Preziosi (sax)Giorgio Ferrera (pianoforte)Alessandro Del Signore (contrabbasso)Giovanni Colasanti (batteria).