Arriva al terzo, stimolante capitolo, il duo formato da Giovanni Todisco (batteria e percussioni) e Giuseppe Candiano (sintetizzatori) ,continua ad incidere il proprio universo sonoro, dopo una serie di lusinghiere performance dal vivo che l’anno scorso li ha visti primeggiare in Giappone. Un concept-album che guarda alle vette dell’Himalaya, per stimolare una riflessione personale verso quelle mete ancora da conquistare: il groove è narcotico, un qualcosa che va ben oltre il fascino creato dalle armoniche spigolose, capace di approdare a dei patterns ritmici elettrostatici , con quel fattore di acume che svela un’anima avanguardista, nonostante qualche standardizzazione percussiva poggiata su calcoli matematici. Ma dietro gli scarti strumentali ed i salti melodici, lo sviluppo di questi otto brani è liberamente afro-impro-jazz. Un ascolto esperenziale, che dal vivo promette di essere ancora più coinvolgente: un progetto da seguire.