Diego Nota - Anarchia Cordis
Recensioni musicali

Diego Nota

Anarchia Cordis

Di: 
Pubblicata il: 24 Settembre 2013

L’esordio solista dell’ex Ultimavera Diego Nota inizia efficacemente con la title track Anarchia Cordis, ritmo sincopato e testo importante: "Insegnami a pregare in nome dell’ingegno, e non di una morale, che in questa sporca società non ho trovato modo". Sporca società, come si diceva una volta e come adesso si dice troppo poco. Ma Diego Nota lo dice con la dovuta ironia. L’anarchia del cuore del titolo è un altro bel concetto che sottende un album fatto di nostalgia e malinconia ma intriso sì di una forza e di una rabbia che sono sostenute da un tappeto sonoro melodico e pop quanto basta e rafforzato da una dose consistente di distorsioni e psichedelia (Scene dalla vita di provincia) che convivono perfettamente con le accennate suggestioni folk rock (Polvere di rospo) e i pezzi più catchy (Per un pugno di domeniche, Canzone per i nostri sei piedi). Un lavoro sullo stile di notevole raffinatezza e una voce piacevole spesa al meglio fanno il resto, per un album che all’insofferenza e alla disillusione unisce l’autoironia: salva dalla pesantezza e dal cinismo e vira piuttosto verso una dolcezza mai stucchevole (Radio silenzio). Un cantautorato finalmente lontano da ripiegamenti su se stesso e invece propositivo, fidato, solido, ironicamente sfrontato (anche nell’uso delle "parolacce"). L’album è in free download: scaricatelo.

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